Girotondo alpino<br/> In auto tra Cozie e Marittime

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Girotondo alpino
In auto tra Cozie e Marittime

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Girotondo alpino
In auto tra Cozie e Marittime

Lorenza Russo
il Geko edizioni

Formato 12x16
Pagine 64 (disegni colori)
ISBN 978-88-3124-426-8

Mai avrei pensato di andar per monti in auto. Nei lunghi anni dolomitici ho calpestato chilometri di sentieri e percorso migliaia di metri di dislivello, chissà dove sarei arrivata se non mi fossi fermata ogni volta, se avessi continuato a camminare senza tornare a casa, giorno dopo giorno, salendo metro dopo metro. Forse avrei raggiunto Venere, che è il pianeta più vicino alla Terra. Sicuramente sono stata anche sulla Luna, quei giorni nella conca di Fanes, tra pallide rocce affusolate e ghiaie chiare, o al rifugio Biella, una notte in cui la Croda del Becco illuminata dal nostro satellite era divenuta color del latte e la camerata in cui dormivo una navicella spaziale. Ancora mi chiedo perché non sono uscita a passeggiare sospesa in quel chiarore meraviglioso… Nei boschi ho trascorso lunghe ore solitarie, in ascolto e in silenzio come in un tempio. Ho inalato essenze balsamiche, raccolto pigne, incontrato caprioli, tassi e vipere, mi sono messa pancia a terra per cogliere, senza romperlo, un porcino che era cresciuto attaccato ad una ceppaia. Alla sera avevo le unghie nere, il profumo di muschio addosso e le formiche ovunque. Ho immaginato fauni, ninfe e spiriti ancestrali, mi sono persa e ho avuto paura del buio. Ho esplorato così a lungo le Dolomiti e ora mi sento un po’ dolomitica anche io, una guglia alta e sghemba che si guarda intorno assorta.  A un certo punto dal nordest mi sono trovata nel nordovest, e ho messo altre radici in riva al mare. Anche se era ovvio che gli avrei voltato le spalle, in cerca di nuove cime da esplorare e di altri boschi di conifere in cui perdermi. Oltre la catena dei Monti Liguri, sfiorando colline di vigneti pettinati, sono arrivata a Cuneo, che come un sole irradia tante valli. E lassù ho conosciuto le strade più straordinarie delle Alpi.

 LORENZA RUSSO da anni scrive di cultura alpina, di escursionismo e di ambiente in libri, favole e articoli (per “Alp”, “Lo Scarpone”, “L’Alpe”). Dopo aver dedicato molto tempo alle Dolomiti, si è spostata nel Ponente Ligure e ha scritto una guida gastronomica del Finalese (Dove nel Finalese. Il meglio di osterie, locande, agriturismo e prodotti tipici, Torino, Cda&Vivalda, 2003), territorio a cui è particolarmente legata. Dal rapporto con i “monti pallidi” sono nate una tesi di laurea in glottologia, poi trasformata in una guida escursionistico-toponomastica dal titolo Pallidi Nomi di Monti.Camminare nel territorio delle Regole d’Ampezzo tra Linguistica, Natura e Storia (esaurito) e il libretto di favole Bestiario d’Ajal, edito dal Comune di Cortina d’Ampezzo e illustrato da Lorenza. Le storie, ambientate nei boschi di Cortina d’Ampezzo, hanno il testo a fronte in dialetto ampezzano, infatti il Bestiario è stato pensato per gli allievi della Scuola elementare di Cortina che spesso non conoscono la natura della valle in cui abitano. La grande passione per la montagna ha portato Lorenza a scrivere due manuali per la casa editrice Hoepli, Camminare in montagna (2008) e Camminare nei boschi (2012). Nel 2008 Lorenza ha scritto la favola naturalistica La grande giornata di Loazzolo per la neonata oasi WWF del Forteto della Luja, a Loazzolo nelle Langhe. Per il nuovo Melangolo sono usciti due libri dedicati al Finalese: Autobiografia finalese – Guida sentimentale ai luoghi del Finalese e alla loro vita (2013 seconda edizione) e Cantastorie – Brevi ritratti di luoghi dimenticati nel Finalese (2014) e Milanomare, viaggia alternativi tra Milano e la Liguria (2015). Per Il Geko edizioni è uscito Mi porti in Val Bormida (2017), Landa d’autunno (2019) e Oltremare (2020)

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